BIO

Fotoamatore, motoviaggiatore.

Ho iniziato a fotografare durante i miei viaggi in moto, era un modo per lasciar traccia del mio passaggio, un modo per testimoniare la mia presenza in un determinato posto,  un modo per trasmettere le mie sensazioni, impressioni, punti di vista, perchè viaggiare con il vento in faccia su due ruote non significa raggiungere fisicamente una località ma attraversare lo spazio che intercorre fino a raggiungerla, osservare il come cambia il territorio, osservare come i posti, la gente, i costumi cambino col passare dei chilometri, cosa che non succede viaggiando in auto o aereo, dove il viaggiatore viene quasi ''teletrasportato'' sul posto, come se fosse davanti alla tv. Il mio approccio alla fotografia è quindi di interpretazione,  qualcosa di intimo e personale che viene fuori direttamente dal subconscio. Ecco cosa è per me la fotografia: un mezzo attraverso il quale trasmettere un'idea, un punto di vista, una sensazione,  che sia paura,  angoscia,  stupore, incredulità. Molto spesso non importa la tecnica, non importa photoshop e simili, tutto ciò che intercorre tra la mente e il significato stesso della foto è solo un mezzo, un modo come un altro di ''trasportare'' qualcosa. E quando questo ''qualcosa'' è, appunto, qualcosa di chiaro, netto, anche interpretabile ma in qualche modo pregno di comunicatività, che la fotografia raggiunge lo stato dell'arte e ne fa accrescere di valore.